AGGIORNAMENTI

L'Italia tutela maggiormente il know-how e le informazioni commerciali riservate. È in vigore dal 22 giugno 2018 il Decreto Legislativo 63/2018, emanato in attuazione della Direttiva europea 2016/943 contro l'acquisizione, l'utilizzo e la divulgazione illeciti delle informazioni aziendali e delle esperienze tecnico-industriali.

Il Decreto porta alcune sostanziali novità nell'ottica di dare maggior valore al concetto di “riservatezza”. Questa infatti viene specificata come un fondamentale elemento di competitività commerciale e di gestione dell'innovazione per le aziende: informazioni quali le conoscenze tecnologiche, i dati commerciali (per esempio, i dati di clienti e fornitori, prezzi, ecc.), i piani aziendali e le strategie di mercato rappresentano un patrimonio nodale.

La Direttiva – che aggiorna gli artt. 98 e 99 del CPI (Codice di Proprietà Industriale) – ha introdotto la nozione di “segreto commerciale”, al posto dell'espressione “informazioni aziendali riservate” senza modificarne la definizione, ampliando la possibilità di sua applicazione e specificando la regolamentazione per considerarli protetti da riservatezza.
Per gli aspetti regolati dal diritto civile, viene previsto che il titolare di un segreto commerciale possa perseguire non solo colui il quale lo utilizza illecitamente in modo consapevole, ma anche contro coloro i quali lo utilizzano in modo inconsapevole. L'unica differenza è che all'utilizzatore inconsapevole potrà essere applicato solo un equo indennizzo qualora soddisfi la perdita subita dal legittimo proprietario e che l'applicazione di ulteriori possibili sanzioni risulti eccessivamente gravosa.

Ulteriore novità è che il titolare del “segreto commerciale” può ottenere che tutti i prodotti realizzati sulla base dell'utilizzo non autorizzato dei suoi segreti vengano rimossi dal mercato purché l'utilizzatore, secondo le circostanze, abbia potuto percepire l'uso illecito di detti segreti.
In fase cautelare l'utilizzatore accusato potrebbe – a discrezione del Giudice – continuare ad utilizzare i segreti (e quindi i prodotti) a fronte di un deposito cauzionale.

La Direttiva ha portato degli aggiornamenti anche in ambito penale. Infatti ora l'art. 623 CP include specificatamente nella sua previsione i “segreti commerciali” così prevedendo in caso di reato una pena fino a due anni di carcere.
Mentre la pari modifica dell'art. 388 CP dovrebbe avere meramente una portata solo interpretativa perché la giurisprudenza già applicava questa fattispecie nel caso di mancato rispetto dei provvedimenti emessi tutela dei diritti di proprietà industriale.