Nuovo sistema di deposito delle Indicazioni Geografiche in Canada
Tramite l'accordo CETA, il Canada ha accettato di riconoscere numerose indicazioni geografiche italiane ed europee. Oggi, i Consorzi di tutela possono depositare direttamente, con una procedura veloce e snella, una domanda di protezione in loco 2 marzo 2021In un Paese come il Canada – di primaria importanza per le esportazioni italiane – basato sul sistema del marchio d'impresa al di sopra, e non parallelo, al riconoscimento delle IG e dove con gli Stati Uniti ed il Consortium For Common Food Names il pericoloso fenomeno dell'Italian sounding ha beneficiato di terreno fertile, il CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement) costituisce un importante successo negoziale dell'Unione Europea, di tutela e valorizzazione di un patrimonio economico e culturale inestimabile.
La nuova normativa, oltre a prevedere l'abolizione dei dazi sulle esportazioni UE di prodotti alimentari, impone a Canada ed Unione Europea di impegnarsi a tutelare reciprocamente le rispettive Indicazioni Geografiche. Le IG divengono quindi uno strumento IP autonomo, che coesiste, autonomamente, con i marchi d'impresa.
Avvicinandosi per la prima volta a quanto previsto dall'Accordo TRIPS (pur limitandosi ai prodotti agricoli e non includendo i “beni” in generale) , il CETA prevede che “si intende per Indicazione Geografica, le indicazioni che identificano un prodotto agricolo o alimentare come originario del territorio di una parte, o di una regione o località di detto territorio, qualora una determinata qualità, la notorietà o altre caratteristiche del prodotto siano essenzialmente attribuibili alla sua origine geografica”.
Pur in presenza di punti ancora critici rispetto ad una sostanziale tutela delle IG italiane ed europee in Canada, vi è ora un nuovo spazio concreto di protezione delle nostre eccellenze tra i Parma Ham e i Parmesan di oltreoceano.
In questa ottica di continuo aggiornamento delle DOP e IGP bilateralmente riconosciute, è ora previsto un sistema agile e veloce di deposito diretto delle Indicazioni Geografiche (relative a alimenti o vini e bevande) su un apposito Registro presso l'Ufficio brevetti e marchi canadese, cui possono accedere direttamente i Consorzi di tutela.
La nuova procedura semplificata prevede la presentazione della domanda di riconoscimento su dedicati moduli relativi a vini e a prodotti alimentari ed il pagamento delle tasse amministrative. In fase di esame, l'esaminatore può richiedere al Ministero dell'agricoltura e dell'industria agroalimentare locale informazioni aggiuntive sull'IG di cui si chiede il riconoscimento. A seguito della pubblicazione sul sito del CIPO dello “Statement of the Minister”, si apre la fase di opposizione alla registrazione dell'Indicazione Geografica da parte di qualsiasi soggetto interessato. Ove non venga presentata alcuna opposizione – o questa sia superata con successo – l'Indicazione Geografica viene iscritta nell'elenco dedicato presso l'Ufficio marchi locale.
Siamo a disposizione dei nostri Clienti per chiarimenti e approfondimenti sul tema.