Le conseguenze della contraffazione in Europa: stipendi, salute e posti di lavoro
Il danneggiamento nei 13 settori più vulnerabili alle violazioni della Proprietà Intellettuale 13 giugno 2018Risponde oggi l'Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) su quanta ricchezza perda l'Europa a causa della contraffazione: ogni anno si perdono in Europa 60 miliardi di euro. Di questi, 8,6 miliardi vengono a mancare in Italia. L'indagine considera i 13 settori più sensibili e vulnerabili alle violazioni della proprietà intellettuale.
Fonte: "Relazione di sintesi sulla contraffazione e sulla pirateria", EUIPO, giugno 2018.
Ad essere danneggiate sono in particolare le imprese più innovative e produttive. In Italia i settori maggiormente colpiti sono l'abbigliamento, il farmaceutico, l'elettronica di consumo, la cosmetica e la pelletteria. Il danno derivante dal mancato guadagno si riflette in particolar modo sul numero dei posti di lavoro disponibili, a livello Europeo si calcolano almeno 434.701 posti di lavoro persi, mentre in Italia ammontano a 52.705.
Rispetto alla media Europea, l'Italia soffre maggiormente rispetto agli altri Paesi a causa dei danni alla proprietà intellettuale: l'EUIPO calcola infatti una perdita annuale di 116 euro per ogni abitante dell'Unione Europea, in Italia la perdita ammonta invece a 142 euro pro capite. I rischi per la salute e la sicurezza sono elevatissimi e i danni non solo si ripercuotono sulla perdita economica ma in aggiunta sulla salute degli abitanti stessi, in capo alla classifica dei prodotti contraffatti troviamo proprio cosmetici e farmaci.
È necessario sottolineare che non tutto il mondo della contraffazione si colloca all'interno della Cina, si pensi che da alcuni stati Europei si originano categorie di prodotto con etichettatura ed imballaggio dichiaranti origine extra Europea, analogamente dalla Turchia proviene molta pelletteria e cosmetica contraffatta.
La contraffazione va a colpire le aziende ad alta intensità di innovazione: si tratta delle imprese che registrano più brevetti, e che da sole rappresentano il 42% del PIL UE. Queste industrie generano inoltre un avanzo commerciale di circa 96 miliardi di euro con il resto del mondo, versando ai propri lavoratori salari più alti del 46% rispetto alla media.
Per maggiori informazioni su questa nuova ricerca di EUIPO è possibile consultare le seguenti risorse ufficiali: