"Sì" al marchio del “Dr. No”
1 luglio 2009La società che gestisce i diritti di proprietà intellettuale della serie cinematografica "James Bond" non è riuscita nel suo tentativo di impedire la registrazione dell’espressione "Dr. No" come marchio comunitario. Il Tribunale di primo grado ha infatti statuito che il titolo del film, apposto su copertine di videocassette o DVD, contribuisce a distinguere "Dr. No" da altri film della serie di “James Bond”, mentre l’origine commerciale del film è indicata da altri segni come "007" o "James Bond".
La domanda di marchio "Dr. No" – titolo inglese di un film del 1962 con protagonista Sean Connery – era stata presentata nel 2001 da una società tedesca di media, la Mission Productions, ed era stata accolta in sede di esame dall’UAMI. Quest’ultimo aveva altresì respinto un’opposizione alla domanda, proposta adducendo il rischio di confusione. Tale decisione era stata quindi impugnata con ricorso dinanzi al TPG dalla società statunitense Danjaq, che gestisce i diritti relativi alla serie cinematografica di James Bond.
In seguito alla decisione sull’opposizione del 2001, che aveva stabilito che la Danjaq non aveva provato che i titoli di film fossero stati utilizzati come marchi, tale società aveva richiesto come marchi comunitari tutti gli altri titoli della serie James Bond. In totale erano stati registrati 18 titoli su 21. La registrazione dei tre restanti titoli, “Casino Royale”, “Octopussy” e “Goldeneye”, è tuttavia sospesa perché le relative domande sono oggetto di opposizioni proposte da altre imprese.