Tribunale di Napoli,
Posto che è precluso l’uso come marchio di parole ed espressioni di larghissima e notoria diffusione nel linguaggio comune, vanno rigettati sia il ricorso cautelare urgente proposto dal titolare del marchio “Ciaopizza” e volto ad ottenere l’accertamento negativo del carattere contraffattivi e concorrenziale scorretto dello stesso, sia la domanda riconvenzionale del titolare dei marchi “Ciao” e “Ciao Ristorante”.